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domenica 16 marzo 2014

-I codici del labirinto-

Cari voi, come state? :3
Ultimamente sono presa bene con i blog di libri: girovagando a casaccio, ma no che dico, alla stramuzzo, ne ho trovati diversi molto interessanti e spesso anche assai divertenti :D
Dunque... visto che l'unico post che mi possa uscire stasera è sui libri (attenzione: userò pochi neuroni perché una buona parte sta ancora rielaborando la lezione di inglese che ho studiato questo pomeriggio...  ) , vi racconterò qualcosa del libro che ho appena iniziato e quando dico appena intendo che sono a pagina 45 o giù di lì xD (ma stasera prima di andare a letto andrò avanti ancora un po', sisì :3)

9696007Ho trovato pareri molto discordanti circa questo libro ma quello che posso dire per ora è che promette bene.
La storia gravita attorno a due ragazze, Alice e Alaïs, legate attraverso i secoli. Alice è una volontaria che aiuta in uno scavo archeologico vicino ai Pirenei, sui monti Sabarthès, e mentre lavora da sola e viene quasi schiacciata da un masso che aveva rimosso e lasciato astutamente in equilibrio precario scopre una caverna misteriosa, l'accesso pare naturale eppure ci sono dei punti troppo lisci perché non vi si riconosca la mano dell'uomo.
Una galleria la porta fino ad una cavità dove la ragazza scopre due scheletri e delle incisioni indecifrabili; qualcosa nelle iscrizioni, negli scheletri, nei pochi effetti personali, se così li si può definire, che essi portavano con sé prima della morte riportano alla mente di Alice dei ricordi fumosi e assopiti che assieme al disagio provocatole da quel luogo, che sente privo del senso di pace e quiete proprio delle tombe, acuisce la sensazione di un pericolo imminente e che lei abbia riportato alla luce qualcosa che non avrebbe dovuto.
Tempo metà capitolo, la storia passa a otto secoli prima, siamo all'alba della crociata contro i Catari della Linguadoca quando la giovane Alaïs sgattaiola fuori dallo Château Comtal.

Ok, e qui mi sono fermata... sono impaziente di leggere il seguito! :3
Dalla trama sull'aletta della copertina e da quello che ho leggiucchiato qua e là ho ricostruito che il legame fra le ragazze sarà costituito da tre libri, dei manoscritti, che formano i Codici del Labirinto ovvero il fondamento della dottrina catara, che il padre di Alaïs aveva portato in Francia in seguito alla prima crociata.
Fra simboli arcani e la consapevolezza di possedere qualcosa di prezioso da proteggere, la storia di Alice e di Alaïs si intreccia nei secoli fra i paesaggi senza tempo della Francia sud-occidentale.

Kate Moss viene definita come l'equivalente femminile di Dan Brown (e io non ho mai letto nulla di Dan Brown xD) e il suo thriller è riuscito ad attrarmi fin dalle prime pagine grazie al senso di sospeso che permea ogni riga: c'è un grande mistero che cova appena al disotto della superficie ma le sue radici sono in profondità, anche quando qualcosa finalmente verrà alla luce sento che sarà solo la punta dell'iceberg! :D
Lo stile è fluido tuttavia temo moltissimo futuri, possibili, lunghissimi scambi di battute in francese: io il francese non lo so! Se mi tirano fuori le cose anche più basilari per me sono solo lettere a caso D: fino ad ora fortunatamente però ci sono stati solo pochi termini e spesso tradotti subito dopo quindi spero in bene.

Questo libro l'avevo trovato in una pigna di tanti suoi gemellini al Salone Internazionale del Libro di Torino e, visto che mi ispirava e non avevo mai letto granché i thriller, avevo deciso di prenderlo.
Ora, piccola parentesi sul Salone: è fantastico *--* il sogno di ogni amante dei libri, libri di tutti i tipi e di ogni autore e... sconti **
Gnuu... quest'anno ho gli esami a giugno quindi dubito di poterci tornare... TT.TT
Nooo... esami maledetti... (Be', magari... una mattina... la posso anche perdere... **)


A questo punto fatemi sapere: cosa ne pensate? Lo leggereste o non è il vostro genere? Siete per caso mai stati al Salone del Libro?

(E a voi l'avevano regalata la Coca-Cola zero all'ingresso chiedendovi se sapeva davvero di Coca-Cola? xD Che poi secondo me la Coca Zero è meglio di quella normale u.u)



2 commenti:

  1. Ciao Miki ^^
    ho visto che hai scelto la farfalla come cursore ** molto bella!!
    Non conosco questo (anche se posso scommettere che non mi è nuovo il titolo!) e non saprei..non credo sia proprio il mio genere xD
    Non sono mai stata al Salone del Libro e in nessun altro incontro libresco ç___ç ecco la sfiga di abitare al sud! Non c'è mai niente di interessante da noi =_=

    ps. io preferisco la coca cola normale u___u

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    Risposte
    1. Grazie Giusy! :D (tutto merito tuo che mi hai fatto scoprire quello splendido sito**)
      Anche io non leggo praticamente mai thriller, anzi credo di non averne mai letti xD, però questo mi ispirava un sacco :3 se ti va quando l'ho finito ti faccio sapere se vale la pena leggerlo ;)

      P.S.
      Nuuu... la Coca normale a me dà fastidio sui denti: lascia come una patina... °3°

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